mercoledì 15 aprile 2009

VAFFANCUORE

Ancora un ottimo risultato per i ragazzi del Liceo Scientifico Ulivi che mi seguono dallo scorso anno: l'interclasse del laboratorio ha partecipato al bando della Provincia di Parma riservato alle scuole superiori di secondo grado che aveva per tema “Il mondo dell’affettività e l’affettività nel mondo” secondo il seguente criterio:
"La proposta è finalizzata a consentire ai giovani di sperimentare la dimensione dell’affettività in relazione alla costruzione del sé, della propria immagine sociale, alle dinamiche relazionali ed ai rapporti amicali/amorosi, sviluppando una proposta correlata ad una riflessione sui modelli affettivi che la società (presente e/o passata; italiana e/o straniera) propone."

Sono andati in scena lo scorso 22 marzo e hanno ricevuto il II premio del bando per la realizzazione del loro spettacolo VAFFANCUORE.

BRAVISSIMI!

Questa la presentazione del lavoro:

VAFFANCUORE
Laboratorio Teatrale Liceo Scientifico “G. Ulivi” di Parma

docenti Giovanni Bandieri e Gianna Raschi

conduzione e regia Loredana Scianna

di e con

GLENDA ALBERTELLI, CARLO ALBERTO BENASSI, SOFIA BRAGA, MARIA VALERIA BRUNI, FILIPPO CAVIRANI, MICHELE CANALI, EMILIO CUNIAL, FEDERICO FORAPANI, SOFIA MERCADANTI, CHINEDU MORRIS BRINO, MATTEO MUSINI, CHIARA LUISI, FRANCESCA ODDI, SILVIA ROSSI, CLARISSA ZANICHELLI, MATTIA ZIRRI

I testi dello spettacolo sono tratti da ciò che hanno scritto i ragazzi
e da una ricerca sui blog dei loro coetanei

Quando ho proposto ai ragazzi di lavorare sul tema dell'affettività giovanile qualcuno mi ha risposto: “Ancora? Ma basta!”.
E a quel punto la direzione del lavoro era già chiara: nessuno di loro voleva essere accorpato a una categoria (la generica definizione di “giovani” con tutto il corollario a corredo...).
La fotografia che abbiamo scattato non ritrae una massa, ma un gruppo di singoli individui con una personalità già ben visibile. Con qualche tratto comune come l'assoluta idiosincrasia per le bugie, a maggior ragione per quelle che gli “adulti” somministrano a mo' di ammaestramento etico-morale, senza peraltro crederci troppo nemmeno loro, nonché la capacità di destreggiarsi in un mondo relazionale complicato senza cedere ancora al disincanto.
In questo, molto probabilmente, sono più bravi di noi.

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